martedì 7 maggio 2013

Siamo talmente abituati a vivere in mezzo all'ingiustizia, che quando qualcuno ci fa notare quello che sarebbe giusto, sensato fare, lo prendiamo per un pazzo.
Le soluzioni a certi problemi sono talmente facili, talmente a portata di mano, che non ci sogniamo neanche di  metterle in pratica. Perché se è semplice, se chiunque potrebbe riuscirci, allora non funziona: è questo che ci hanno insegnato. Perché se noi sapessimo che possiamo risolvere le cose da soli, in poco tempo e con la minima spesa, allora a cosa servirebbe tutto ciò che è stato creato, dai supermercati, alle banche, alla burocrazia?
Il senso della giustizia ci è stato tolto, o abbiamo preferito perderlo. Siamo ridotti a uno stato in cui solo gli sciocchi, ingenui, fanno la cosa giusta, quella che non fa del male a nessuno. Per me ognuno può fare ciò che vuole, ma evitare almeno di insultare e mortificare chi è un po' più buono e meno "furbo", sarebbe carino.

venerdì 3 maggio 2013

Robot

Vedo robot ovunque, neanche fossi in un film di fantascienza. Scusate, il contenuto di questo post sarà analogo a quello precedente, per certi versi, ma forse è necessario insistere. Accidenti, mai fatto caso a quanti perfetti stereotipi ci vediamo girare attorno?
Potrei fare un mucchio di esempi, ma qualcuno si potrebbe offendere, perché pare che basti usare una parola per offendere un'intera categoria, anche se non si ha detto niente contro di loro. E' solo perché sono stati nominati, che partono subito in quarta come quando nei giochini di strategia imposti un gruppo di guerrieri su modalità "aggressivo".
Ma non parlo solo dell'aggressività, in vero, mi riferisco a tutto. Forse invece che un gioco di strategia avrei dovuto nominare The Sims: parolina magica e agiscono, senza neanche domandarsi cosa li abbia spinti a farlo. Tutti dicono che se succede una determinata cosa tu devi reagire in un determinato modo, e anche se in realtà non ti importa, reagisci così lo stesso.
Ti dicono che tradire il partner è sbagliato, e se il tuo partner ti tradisce tu ti arrabbi, anche se in realtà ti sta bene. Ti dicono che ricevere un regalo è bello, e a te magari il regalo non  piace, o non ti serve, ma sei comunque contento.
Non parlo di emozioni profonde, ovviamente, parlo di quelle sensazioni così superficiali in cui anche il più insensibile trova qualcosa di strano, qualcosa che manca. Si sa che dentro non le si stanno provando, eppure è come se una forza esterna ci stesse costringendo a piegare labbra e sopracciglia a seconda dell'occasione.
Si ripetono le stesse frasi, gli stessi movimenti e atteggiamenti visti fare da qualcun altro, in tv magari. Certe cose non fanno ridere, eppure si ride, certe altre non hanno nulla di commovente, eppure si piange.
E non credo che tutti si comportino così per attirare l'attenzione, no, penso che proprio lo facciano in automatico. Abbiamo una testa, un cuore e un corpo che sono la nostra unica, vera e propria proprietà privata, e cosa ne facciamo? Li parcheggiamo in balìa degli eventi, senza alcuna protezione, mentre noi siamo troppo occupati in non si sa bene cosa.